Anton Oitzinger - vita di una guida alpina

Il libro è la prima traduzione italiana dell’opera di Giulio Kugy, stampato per le celebrazioni del centenario della fondazione del CAI – sezione di Fiume. L’opera è una tra le più tarde scritte da Kugy, cantore delle Giulie; è un vero monumento alle sue fedelissime guide: Komac e Tozbar della Val Trenta, Pesamosca di Raccolana e Oitzinger di Valbruna.

Il testo racconta della vita avventurosa di Anton, che aveva percorso in lungo e largo l’Impero Asburgico prima di ritirarsi nella sua Valbruna a dedicarsi ai lavori da montanaro e alle scalate con Kugy. Lo scritto è anche l’apologia di un modo di andare in montagna che resterà insuperato: il costante impiego delle guide per apprendere sulle montagne il più possibile dai sui abitanti e, una volta a valle, condividere con essi un mondo semplice e arcaico. Nel libro traspare continuo l’affetto e la stima reciproca che legava Giulio ed Anton.