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di Julius Kugy
LINT
posizione L 220
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Nella prefazione scritta dall’autore si leggono queste parole che condensano tutto il significato del libro: “Il mio libro… tenta di descrivere i monti come fonte di felicità, poiché tali sono stati nella mia vita. E’ un rendimento di grazie. E vorrebbe essere un Cantico dei Cantici innalzato a gloria e laude della montagna!”. In questa edizione riproposta in lingua italiana negli anni duemila, con foto originali d’epoca, l’autore racconta in prima persona le straordinarie salite sulle pareti del Tricorno, del Jof Fuart, del Montasio. Ma i ricordi spaziano anche tra le ascensioni sui ghiacci e le nevi del Monte Bianco, del Cervino e del Monte Rosa in compagnia di montanari divenuti leggendari. Il volume raccoglie la narrazione di una vita per la montagna, piena di ricordi appassionati di un protagonista assoluto dell’alpinismo della fine ‘800 e inizi ‘900 conosciuto come il grande “cantore delle Giulie”. |
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