CAI Monfalcone
Segnacime in ricordo di Marco Martinolli
pagina aggiornata il 12 febbraio 2016 da Stefano Deiuri

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Località di partenza e di arrivo: Valbruna – strada della Val Saisera (imbocco della strada forestale per Cappella Zita, segnavia C.A.I. 607 – 821 m)

Dislivello: 700 m circa in salita e altrettanti in discesa

Tempo di percorrenza: ore 2 ½ in salita, ore 1 ½ in discesa (ore 4 totali).

Difficoltà: E

Cartografia: Tabacco, f. 019, Alpi Giulie Occidentali e Tarvisiano - scala 1:25 000

Descrizione dell'itinerario:

Raggiunto il limite dell’abitato di Valbruna in direzione Saisera, in corrispondenza delle ultime abitazioni del paese, appare sul lato destro della carreggiata il segnavia CAI 607 per malga Rauna e Cappella Zita. In moderata salita si attraversa la pista utilizzata in inverno per lo sci da fondo; poi il percorso rimonta con buona pendenza l'estremità orientale della lunga costiera dello Jof di Miezegnot. Un bosco misto di abete rosso e faggio accompagna la prima parte dell'ascesa, lungo la quale è possibile godere di qualche limitato scorcio sull'abitato di Valbruna e sui rilievi del Lussari e della Cima del Cacciatore. Ad una prima diramazione si può decidere se proseguire lungo la più agevole mulattiera o se seguire il segnavia CAI, il quale taglia una curva a gomito seguendo un percorso più diretto. Dopo alcune serpentine la pista si approssima alla valle del rio del Salto, costeggiandone il margine in modo lineare, quindi, in seguito all'attraversamento di un piccolo corso d'acqua, si introduce in una conca più luminosa, posta a ridosso dei basamenti rocciosi discendenti dal monte Strechizza. Un'ulteriore possibilità di scelta è data all'escursionista in questo punto: seguire l'ampia pista che piega nettamente a destra oppure intraprendere il più diretto sentiero CAI 607 (segnalato), il quale confluisce più a monte nella traccia principale. Il sentiero CAI risale in modo deciso il fitto bosco misto, che, con l'aumentare progressivo della quota, va trasformandosi sempre più in una faggeta pura. Dopo aver ripreso la pista precedentemente abbandonata si avanza con pendenza meno significativa, incontrando l'intersezione con il sentiero per forcella Nebria (da lasciare alla propria destra). Un ampio tornante sinistrorso coincide con una significativa apertura, presso la quale si trova un vistoso cartellone facente riferimento al progetto di ripristino e miglioramento dei pascoli di malga Rauna. Con visuale fattasi decisamente più aperta si raggiunge quasi subito la malga stessa (1497 m), la cui sagoma è sovrastata dallo scosceso versante settentrionale dello Jof di Miezegnot. Questa piccola struttura in legno è in grado di offrire uno spartano ricovero a cui si aggiunge, all'esterno, la possibilità di accendere il fuoco. Lasciando sulla destra la costruzione, il sentiero prosegue entro una splendida radura circondata da abeti rossi, quindi, dopo aver rimontato un brevissimo pendio, conduce di fronte a Cappella Zita (1515 m), realizzata all'epoca della Grande Guerra dai soldati austriaci in onore alla loro Imperatrice e sopravvissuta agli eventi di quel periodo. Dalla radura è possibile apprezzare una discreta visuale sull'estremità orientale delle Alpi Giulie.

Per il ritorno si segue il medesimo itinerario.

28 maggio 2011: iniziano con un tempo decisamente invernale i lavori per il posizionamento del segnacime

18 giugno 2011: inaugurazione del segnacime

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